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Plaintext

Esercitazione di Emacs. Condizioni d'uso alla fine del file.
I comandi di Emacs comportano generalmente l'uso del tasto CONTROL (a
volte indicato con CTRL o CTL) o del tasto META (a volte indicato con EDIT
o ALT). Piuttosto che indicarli per esteso ogni volta, useremo le
seguenti abbreviazioni:
C-<car> significa che bisogna tenere abbassato il tasto CONTROL mentre si
preme il carattere <car>. Quindi C-f significa: tieni premuto
CONTROL e batti f.
M-<car> significa che bisogna tenere abbassato il tasto META o EDIT o ALT
mentre si preme il carattere <car>. Se non ci sono tasti META,
EDIT o ALT, al loro posto si può premere e poi rilasciare il
tasto ESC e quindi premere <car>. Useremo <ESC> per indicare il
tasto ESC.
Nota importante: per chiudere una sessione di lavoro di Emacs usa C-x
C-c. (Due caratteri.) I caratteri ">>" posti al margine sinistro
indicano le direttive per provare a usare un comando. Per esempio:
<<Blank lines inserted here by startup of help-with-tutorial>>
>> Adesso premi C-v (Vedi schermata successiva) per spostarti
alla prossima schermata. (Vai avanti, tieni premuto il tasto
CONTROL mentre premi v). D'ora in poi dovrai fare così ogni volta
che finisci di leggere lo schermo.
Si noti che le ultime due righe di ogni schermata appaiono in cima alla
schermata successiva, favorendo così la continuità di lettura.
La prima cosa che bisogna imparare è come raggiungere un certo punto del
testo. Sai già come andare avanti di una schermata, con C-v. Per
andare indietro di una schermata, premi M-v (tieni premuto il tasto META
e poi premi v, oppure usa <ESC>v se non c'è un tasto META, EDIT o ALT).
>> Ora prova: premi M-v e quindi C-v alcune volte.
* SOMMARIO
----------
I comandi seguenti sono utili per visualizzare le varie parti del testo:
C-v Vai avanti di una schermata
M-v Vai indietro di una schermata
C-l Cancella lo schermo e riscrivi tutto il testo, muovendo
il testo che si trova vicino al cursore al centro dello
schermo. (Il tasto è CONTROL-L, non CONTROL-1.)
>> Trova il cursore, osserva quale parte di testo gli è vicina. Premi
C-l. Trova di nuovo il cursore e osserva che si trova sullo stesso
punto del testo.
* CONTROLLO DEL CURSORE
-----------------------
Spostarsi da una schermata all'altra è utile, ma come ci si può spostare
fino ad un certo preciso punto del testo?
Ci sono diversi modi per farlo. Il più elementare consiste nell'usare i
comandi C-p, C-b, C-f, C-n. Ognuno di essi muove il cursore di una riga o
di una colonna in una data direzione sullo schermo. La tabella seguente
mostra le direzioni in cui operano questi quattro comandi:
Riga precedente, C-p
:
:
Indietro, C-b .... Posizione attuale cursore .... Avanti, C-f
:
:
Riga successiva, C-n
>> Sposta il cursore sulla riga centrale del diagramma qui sopra usando
C-n o C-p. Poi usa C-l per portare il diagramma al centro dello
schermo.
Le quattro lettere dei comandi sono mnemoniche in inglese: P per
precedente (previuos), N per successivo (next), B per indietro (backward)
e F per avanti (forward). Questi sono tutti i comandi elementari per
posizionare il cursore, li userai IN CONTINUAZIONE e conviene perciò
impararli subito.
>> Usa alcuni C-n per portare il cursore su questa riga.
>> Muovi il cursore sulla riga con C-f e poi in alto con C-p. Osserva
l'effetto di un C-p quando il cursore si trova a metà della riga.
Ogni riga di testo termina con un carattere Newline, che serve a separarla
dalla successiva. È bene che l'ultima riga del tuo file termini con un
carattere Newline, benché Emacs non lo richieda.
>> Prova a usare C-b all'inizio di una riga. Sposterà il cursore
alla fine della precedente. Questo avviene perché il cursore ha
superato all'indietro il carattere Newline.
C-f sposta il cursore avanti attravero il carattere Newline proprio come
C-b.
>> Premi alcune volte C-b per vedere dove si trova il cursore. Poi usa
C-f per tornare alla fine della riga. Usa quindi C-f per andare alla
riga successiva.
Quando ci si sposta oltre l'inizio o la fine della schermata, il testo che
si trova oltre si sposta sullo schermo, ottenendo uno "scorrimento"
(scrolling). In questo modo Emacs posiziona il cursore sulla parte di
testo desiderata senza doverlo portare fuori dallo schermo visibile.
>> Prova a muovere il cursore al di là della fine dello schermo con C-n e
osserva cosa succede.
Se lo spostamento di un solo carattere alla volta è troppo lento allora ci
si può muovere di un'intera parola alla volta. M-f (META-f) e M-b
spostano il cursore rispettivamente in avanti e indietro di una parola.
>> Prova alcune volte M-f e M-b.
Quando il cursore è a metà di una parola, M-f lo sposta alla fine della
stessa. Quando è sullo spazio bianco tra due parole, M-f lo sposta alla
fine della parola successiva. M-b funziona in modo simile ma in direzione
opposta.
>> Ora prova M-f e M-b alcune volte, alternandoli con C-f e C-b così da
poter osservare l'azione di M-f e M-b da vari punti tra le parole e
sulle stesse.
Osserva il parallelo tra C-f e C-b da una parte e M-f e M-b dall'altra.
Molto spesso i caratteri con Meta sono usati per operazioni relative alle
unità definite dal linguaggio (parole, frasi, paragrafi), mentre i
caratteri con Control operano su unità base indipendenti da ciò che si
scrive (caratteri, righe, ecc.).
Questo parallelo funziona anche tra righe e frasi: C-a e C-e spostano
all'inizio o alla fine di una riga, e M-a e M-e all'inizio o alla fine di
una frase.
>> Prova due C-a e poi due C-e. Prova due M-a e poi due M-e.
Osserva come un C-a ripetuto non abbia effetto, mentre M-a ripetuti
continuano a spostare il cursore all'inizio di frasi precendenti. Sebbene
questi due ultimi comandi non siano perfettamente analoghi, riteniamo che
il loro comportamento sia ragionevole.
La posizione del cursore nel testo è anche chiamata "punto". Per meglio
dire, il cursore mostra sullo schermo dove si trova, al momento, il punto
nel testo.
Ecco un sommario delle più semplici operazioni di spostamento del cursore,
compresi i comandi di spostamento di parola in parola o di frase in frase:
C-f Sposta avanti di un carattere
C-b Sposta indietro di un carattere
M-f Sposta avanti di una parola
M-b Sposta indietro di una parola
C-n Sposta alla riga successiva
C-p Sposta alla riga precedente
C-a Sposta all'inizio della riga
C-e Sposta alla fine della riga
M-a Sposta all'inizio della frase
M-e Sposta alla fine della frase
>> Prova tutti questi comandi alcune volte per fare pratica. Questi sono
i comandi più usati.
Altri due importanti comandi di spostamento del cursore sono M-< (META
Minore-di), che sposta all'inizio dell'intero testo, e M-> (META
Maggiore-di), che sposta alla fine dell'intero testo.
Su molte tastiere il carattere ">" si raggiunge premendo il tasto SHIFT.
Su queste tastiere bisogna usare il tasto SHIFT assieme a quello META;
senza il tasto SHIFT si otterrebbe un carattere diverso.
>> Prova M-< adesso per andare all'inizio del tutorial. Poi usa C-v
ripetutamente per tornare a questo punto.
>> Prova M-> adesso, per andare alla fine del tutorial. Quindi usa M-v
ripetutamente per tornare a questo punto.
Il cursore si può anche spostare con i tasti freccia, se il terminale li
ha. Noi raccomandiamo di imparare C-b, C-f, C-n e C-p per tre motivi:
primo, funzionano su tutti i terminali; secondo, una volta acquisita
pratica nell'uso di Emacs, ci si accorgerà che raggiungere questi
caratteri di controllo è più rapido che usare i tasti freccia perché non
bisogna spostare le mani dalla posizione di scrittura sulla tastiera;
terzo, una volta acquisita l'abitudine ad usare questi comandi con il
carattere Control, si può allo stesso modo imparare ad usare altri comandi
avanzati di spostamento del cursore.
Molti comandi di Emacs accettano un argomento numerico che spesso serve a
conteggiare per quante volte vanno ripetuti. Il modo in cui si può
fornire ad un comando il numero di ripetizioni è il seguente: si usa C-u e
quindi si indicano le cifre prima di impartire il comando stesso. Se
esiste un tasto META (o EDIT o ALT) c'è un modo alternativo: si battono le
cifre tenendo premuto il tasto META. Noi consigliamo di imparare il
metodo con C-u perché funziona su tutti i terminali. L'argomento numerico
è anche chiamato "argomento prefisso", perché viene indicato prima del
comando a cui si riferisce.
Per esempio, C-u 8 C-f sposta il cursore in avanti di otto caratteri.
>> Prova ad usare C-n, o C-p, con un argomento numerico per spostare il
cursore su una riga vicina a questa con un solo comando.
La maggior parte dei comandi usa l'argomento numerico come numero delle
ripetizioni da effettuare, tuttavia alcuni lo usano in modo diverso.
Altri comandi (ma nessuno di quelli imparati fino ad ora) lo usano come
indicatore di alternativa: la presenza di un argomento prefisso,
indipendentemente dal suo valore, modifica il comportamento del comando.
C-v e M-v sono un'altra eccezione. Quando gli si fornisce un argomento
spostano l'area di testo visualizzato in alto o in basso del numero di
righe indicato invece che del numero di schermate. Per esempio, C-u 8 C-v
fa scorrere lo schermo di 8 righe.
>> Ora prova con C-u 8 C-v.
La schermata si sposta di 8 righe verso l'alto. Se vuoi tornare di nuovo
in basso puoi usare un argomento numerico con M-v.
Quando si usa un sistema a finestre, come X11 o MS-Windows, ci dovrebbe
essere un'area rettangolare allungata chiamata barra di scorrimento sul
lato sinistro della finestra di Emacs. Si può far scorrere il testo con
un click del mouse nella barra di scorrimento.
>> Prova a premere il pulsante centrale del mouse sopra all'area
evidenziata nella barra di scorrimento. Verrà visualizzata una parte
del testo, più verso l'inizio o la fine, a seconda del punto della
barra che il puntatore indicava mentre premevi il pulsante del mouse.
>> Prova a spostare il mouse in su e in giù mentre tieni premuto il
pulsante centrale. Osserva come il testo scorre in su e in giù mentre
muovi il mouse.
* QUANDO EMACS SI BLOCCA
------------------------
Se Emacs smette di rispondere ai comandi può essere fermato in modo sicuro
premendo C-g. Si può usare C-g per fermare un comando che sta impiegando
troppo tempo per l'esecuzione.
Si può anche usare C-g per annullare un argomento numerico o l'esecuzione
di un comando che non si vuole più portare a termine.
>> Batti C-u 100 per indicare un argomento numerico di 100, quindi premi
C-g. Ora premi C-f. Il cursore si sposta in avanti di un solo
carattere perché hai annullato l'argomento numerico con C-g.
Se hai premuto <ESC> per errore puoi annullare con C-g.
* COMANDI DISATTIVATI
---------------------
Alcuni comandi di Emacs sono "disattivati", così da evitare che utenti
principianti possano usarli per errore.
Se si inserisce uno dei comandi disattivati Emacs mostra un messaggio in
cui dice quale sia il comando e chiede se davvero si vuole procedere con
l'esecuzione.
Se effettivamente si vuole provare il comando bisogna premere la barra
spaziatrice come risposta a questa domanda. Normalmente, se non si vuole
eseguire il comando disattivato, bisogna rispondere alla domanda con "n".
>> Prova C-x C-l (che è un comando disattivato), poi rispondi con "n" alla
domanda.
* FINESTRE
----------
Emacs può avere diverse finestre, ognuna contenente il suo testo.
Spiegheremo dopo come usare finestre multiple. Adesso ci occupiamo di
come eliminare le finestre in più e tornare alla scrittura con una sola
finestra. È semplice:
C-x 1 Una finestra (cioè, elimina tutte le altre finestre).
È un CONTROL-x seguito dalla cifra 1. C-x 1 espande la finestra che
continene il cursore su tutto lo schermo ed elimina tutte le altre
finestre.
>> Sposta il cursore su questa riga e poi batti C-u 0 C-l.
>> Batti C-h k C-f. Osserva come questa finestra viene rimpicciolita
mentre ne appare un'altra che contiene la spiegazione del comando
CONTROL-f.
>> Batti C-x 1 e guarda come la finestra contenente la spiegazione
scompare.
Questo comando è diverso da tutti quelli imparati finora perché contiene
due caratteri. Inizia con il carattere CONTROL-x. C'è un'ampia serie di
comandi che iniziano con CONTROL-x; molti di essi riguardano finestre,
file, buffer, e cose simili. Questi comandi possono essere lunghi due,
tre o quattro caratteri.
* INSERIMENTO E CANCELLAZIONE
-----------------------------
Per inserire del testo basta premere i tasti corrispondenti alle varie
lettere che lo compongono. I caratteri visibili, come A, 7, *, ecc., sono
considerati testo e inseriti immediatamente. Si usa <Return> (il tasto
Invio) per inserire un carattere Newline.
L'ultimo carattere inserito si cancella usando <Delete>. <Delete> è un
tasto che si trova sulla tastiera e che potrebbe essere etichettato come
"Del" o "Canc". Spesso il tasto "Backspace" (quello con la freccia
rivolta verso sinistra sopra il tasto Invio) serve da <Delete>, ma non
sempre!
Più in generale <Delete> cancella il carattere posto immediatamente prima
della posizione attuale del cursore.
>> Prova questo adesso - batti alcuni caratteri e poi cancellali con
<Delete> ripetuto alcune volte. Non preoccuparti delle modifiche fatte
a questo file: l'esercitazione principale rimarrà intatta, quella che
stai usando ne è una tua copia personale.
Quando una riga di testo diventa troppo lunga per essere visualizzata su
una riga di schermo essa viene "continuata" su una seconda riga dello
schermo. Un carattere barra retroversa ("\") posto accanto al margine
sinistro indica la prosecuzione della riga precedente. Quando si usa un
sistema a finestre grafico, invece della barra retroversa comparirà una
piccola freccia ricurva.
>> Inserisci del testo fino a raggiungere il margine destro e poi
continua. Vedrai apparire la prosecuzione della riga.
>> Usa <Delete> per cancellare il testo fino a quando la riga di testo è
di nuovo tutta contenuta in una sola riga dello schermo. La
prosecuzione alla riga successiva scompare.
Si può cancellare un carattere Newline ("a capo", è un carattere che ha un
effetto ma non viene visualizzato esplicitamente) proprio come ogni altro.
Quando si cancella il carattere Newline che separa due righe queste
vengono unite in una riga sola. Se la riga risultante è troppo lunga per
essere contenuta dallo schermo allora sarà continuata nella riga
successiva.
>> Muovi il cursore all'inizio di una riga e poi premi <Delete>. Questo
unisce la riga alla precedente.
>> Premi <Invio> per inserire di nuovo il carattere Newline che hai
cancellato.
Si ricordi che la maggior parte dei comandi di Emacs può ricevere un
argomento numerico, compresi i caratteri per inserire il testo. Quando si
ripete un carattere di testo questo viene inserito un certo numero di
volte.
>> Prova adesso - inserisci C-u 8 * per ottenere ********.
Fino ad ora si è visto il modo più semplice di inserire testo in Emacs e
di correggere gli errori. In modo analogo è possibile cancellare parola
per parola o riga per riga. Ecco un sommario delle operazioni di
cancellazione:
<Delete> cancella il carattere posto subito prima del cursore
C-d cancella il carattere posto subito dopo il cursore
M-<Delete> elimina la parola posta prima del cursore
M-d elimina la parola posta subito dopo il cursore
C-k cancella dalla posizione del cursore fino a fine riga
M-k cancella fino alla fine della frase corrente.
Si osservi che <Delete> e C-d da una parte e M-<Delete> e M-d dall'altra
estendono il parallelo tra C-f e M-f (a dire il vero, <Delete> non è un
vero e proprio carattere di controllo, ma non preoccupiamoci di questo).
C-k è simile a C-e e M-k è simile a M-e, nel senso che i primi operano su
righe e i secondi su frasi.
Si può anche cancellare una qualsiasi parte del buffer in modo uniforme:
si sposta il cursore alla fine di quella parte e poi si usa C-@ o C-SPC
(uno o l'altro, SPC è la Barra Spaziatrice), poi si muove il cursore
all'altro estremo della zona e si preme C-w. Questo cancella tutto il
testo posto tra i due estremi.
>> Sposta il cursore sulla P all'inizio del paragrafo precedente. Premi
C-SPC. Emacs dovrebbe mostrarti il messaggio "Mark set" nella parte
bassa dello schermo. Muovi il cursore sulla s di "estremi" del
paragrafo precedente. Premi C-w. Questo cancellerà il testo a partire
dalla `P' e fino alla lettera che precede `s'.
La differenza tra "killing" (eliminazione) e "deleting" (cancellazione) è
che il testo "eliminato" può essere inserito di nuovo, mentre quello che
viene cancellato non si può recuperare. L'operazione di reinserimento del
testo soppresso si chiama "yanking". In genere i comandi che possono
rimuovere molto testo fanno un'operazione di eliminazione (così da poterlo
eventualmente reinserire), mentre i comandi che rimuovono un solo
carattere o solo righe vuote e spazi effettuano una cancellazione (quindi
non è possibile recuperare quel testo).
>> Muovi il cursore all'inizio di una riga non vuota. Usa C-k per
eliminare il testo di quella riga. Premi C-k una seconda volta. Ti
accorgerai di come viene cancellato il carattere Newline posto dopo la
riga stessa.
Si noti che un singolo C-k elimina il contenuto di una sola riga, un
secondo C-k cancella la riga stessa, e fa spostare in alto tutte le righe
successive. C-k usa un eventuale argomento numerico in modo speciale:
elimina quel numero di righe ed il loro contenuto. Non è una semplice
ripetizione del comando. C-u 2 C-k elimina due righe e i rispettivi
caratteri Newline; battere due volte C-k sarebbe diverso.
Recuperare il testo eliminato è un'operazione chiamata "yanking".
(Significa "strappare", si deve pensare di riprendere del testo che era
stato portato via). Si può recuperare il testo che è stato eliminato sia
nella sua posizione originaria che in un altro punto del buffer o anche in
un diverso file. Si può reinserire diverse volte, facendone copie
multiple.
Il comando per fare "yanking" è C-y. Inserisce il testo eliminato per
ultimo nel punto in cui si trova attualmente il cursore.
>> Prova: premi C-y per recuperare il testo di prima.
Se si eseguono operazioni di eliminazione immediatamente successive il
testo eliminato è considerato un tutt'uno e quindi un solo C-y inserirà
quelle righe tutte assieme.
>> Prova adesso, premi C-k alcune volte.
Adesso, per recuperare il testo eliminato:
>> Premi C-y. Sposta il cursore alcune righe più in basso e premi di
nuovo C-y. Hai appena visto come copiare una parte di testo.
Cosa succede se c'è del testo da recuperare tra quello eliminato ma è
stato eliminato altro testo dopo di esso? C-y restituirebbe il testo
dell'ultima eliminazione, tuttavia il testo eliminato in precedenza non è
perso. Si recupera con il comando M-y. Dopo aver usato C-y per
recuperare il testo più recentemente eliminato, un M-y sostituisce quel
testo con quello dell'eliminazione precedente. Premere M-y altre volte
recupera il testo delle eliminazioni via via precedenti. Quando è stato
trovato il testo cercato non si deve fare altro per tenerlo. Si può
andare avanti con la scrittura lasciando il testo recuperato dove si
trova.
Quando si usa M-y un certo numero di volte si arriva di nuovo al testo di
partenza (quello eliminato per ultimo).
>> Elimina una riga, sposta il cursore, elimina un'altra riga. Usa C-y per
recuperare la seconda riga eliminata. Premi M-y e verrà sostituita
dalla riga eliminata prima. Usa di nuovo M-y e osserva cosa succede.
Continua fino a quando non ritrovi la riga che avevi eliminato per
seconda. Se vuoi puoi usare un argomento numerico sia positivo che
negativo per M-y.
* ANNULLAMENTO
--------------
Se si modifica il testo e subito dopo ci si accorge di aver fatto un
errore si può annullare la modifica con il comando di annullamento C-x u.
Normalmente C-x u annulla le modifiche fatte da un solo comando; se si usa
C-x u alcune volte di seguito ogni ripetizione annulla un comando
precedente.
Ci sono due eccezioni: i comandi che non modificano il testo non contano,
tra questi i comandi di spostamento del cursore e quelli di scorrimento
del testo; i caratteri inseriti nel testo sono gestiti in gruppi, fino a
20 elementi, ciò per ridurre il numero di C-x u da usare per annullare
l'inserimento del testo.
>> Elimina questa riga con C-k poi usa C-x u e guardala ricomparire.
C-_ è un comando di annullamento alternativo; funziona come C-x u ma è più
semplice da inserire più volte di seguito. Lo svantaggio di C-_ è che su
alcune tastiere non è di inserimento immediato. Ecco perché abbiamo
previsto anche C-x u. Su alcuni terminali si può ottenere C-_ dal simbolo
/ mentre si tiene premuto il tasto CONTROL.
Un argomento numerico per C-x u o C-_ agisce come numero delle ripetizioni
da effettuare.
Si può annullare la cancellazione del testo proprio come se ne annulla
l'eliminazione. La distinzione tra l'eliminazione e la cancellazione
riguarda solo la possibilità di recuperare il testo con C-y; non c'è
differenza rispetto all'operazione di annullamento.
* FILE
------
Per conservare in modo permanente il testo inserito biaogna conservarlo in
un file, altrimenti sarà perso al termine dell'esecuzione di Emacs. Per
inserire il testo in un file bisogna aprire quel file prima di comporre il
testo. (Questa operazione si chiama anche "visita" del file.)
Aprire un file significa osservarne il contenuto all'interno di Emacs.
Per molti versi è come se si operasse sul file stesso, tuttavia le
modifiche apportate al contenuto non sono definitive fino a quando non si
"salva" il file. Tutto questo avviene in modo tale da evitare di lasciare
un file su disco quando è modificato solo in parte. Persino quando si
salva il file Emacs conserva il contenuto originale dello stesso in un
file con un altro nome, nel caso in cui si capisca più tardi che le
modifiche sono state un errore.
Osservando la parte bassa dello schermo si noti che c'è una riga che
inizia e finisce con dei trattini e che all'inizio contiene questo testo
"--:-- TUTORIAL.it" o qualcosa di simile. Questa parte dello schermo
normalmente mostra il nome del file che si sta "visitando". In questo
momento si "visita" un file che si chiama "TUTORIAL.it" che è poi una
copia dell'esercitazione di Emacs. Quando si apre un file con Emacs il
suo nome apparirà sempre in quel punto preciso.
Una caratteristica particolare del comando per aprire i file è che bisogna
fornirgli il nome del file. Diciamo in questo caso che il comando "legge
un argomento dal terminale" (l'argomento è proprio il nome del file).
Dopo aver scritto il comando
C-x C-f Trova un file
Emacs chiede il nome del file. Il nome che si inserisce compare nella
riga più in basso sullo schermo. La riga di fondo è chiamata "minibuffer"
quando viene usato per questo genere di operazioni di inserimento. Si
possono usare i consueti comandi di Emacs per operare sul nome del file.
Mentre si inserisce il nome del file (oppure ogni altro testo nel
minibuffer), si può annullare il comando con un C-g.
>> Premi C-x C-f, poi premi C-g. Questo vuota il "minibuffer" e
interrompe l'esecuzione del comando C-x C-f che stava usando il
"minibuffer". Quindi non sarà aperto alcun file.
Quando si finisce di indicare il nome del file bisogna premere <Invio> per
portare a termine il comando. Il comando C-x C-f inizia il suo lavoro e
trova il file che è stato scelto. Il "minibuffer" scompare quando il
comando C-x C-f ha terminato l'esecuzione.
Subito dopo, il contenuto del file compare sullo schermo e si può
modificare a piacere. Quando si desidera rendere permanenti le modifiche
si usa il comando
C-x C-s Salva il file
Questo copia il testo contenuto in Emacs nel file su disco. La prima
volta che si effetta questa operazione Emacs dà un nuovo nome al file
originale in modo da conservarlo. Il nuovo nome è ottenuto aggiungendo un
carattere "~" alla fine del nome originale.
Quando il salvataggio è terminato Emacs mostra il nome del file appena
scritto. Si dovrebbero salvare le modifiche piuttosto spesso in modo da
non perdere troppo lavoro se per caso il sistema dovesse bloccarsi.
>> Usa C-x C-f per salvare la tua copia di questa esercitazione. Questo
dovrebbe mostrare il messaggio "Wrote ...TUTORIAL.it" nella parte bassa
dello schermo.
NOTA: su alcuni sistemi il comando C-x C-s bloccherà lo schermo e poi non
si vedrà più alcun altro messaggio da Emacs. Questo significa che una
caratteristica del sistema operativo chiamata "controllo di flusso" sta
intercettando il carattere C-s e non gli permette di arrivare fino ad
Emacs. Per sbloccare lo schermo si può usare C-q. Poi si legga la
sezione "Spontaneous Entry to Incremental Search" nel manuale di Emacs per
suggerimenti su come gestire questa caratteristica del proprio sistema.
Si può aprire un file già esistente per leggerlo o modificarlo. Si può
anche "visitare" un file che ancora non esiste. Questo è un modo per
creare un nuovo file con Emacs: si apre il file che sarà inizialmente
vuoto e quindi si inizia ad inserire il testo. Quando si chiederà di
salvare il file Emacs lo creerà ed esso conterrà tutto il testo che è
stato inserito. Da quel punto in poi si potrà pensare di operare su un
file già esistente.
* BUFFER
--------
Se si apre un secondo file con C-x C-f il primo rimane aperto all'interno
di Emacs. Si può tornare a visualizzarlo "visitandolo" di nuovo con il
comando C-x C-f. In questo modo si possono aprire quanti file si vogliono
all'interno di Emacs.
>> Crea un file chiamato "pippo" usando C-x C-f pippo <Invio>. Inserisci
del testo e poi salva "pippo" con C-x C-s. Poi usa C-x C-f TUTORIAL.it
<Invio> per tornare all'esercitazione.
Emacs conserva il testo di ogni file all'interno di un oggetto chiamato
"buffer". La "visita" di un file produce un nuovo buffer all'interno di
Emacs. Per guardare una lista dei buffer che esistono attualmente nella
tua sessione di Emacs si usa
C-x C-b Elenca buffer
>> Prova C-x C-b adesso.
Si osservi come ogni buffer abbia un nome e come possa avere anche il nome
di un file del quale conserva il contenuto. Alcuni buffer non
corrispondono ad alcun file. Per esempio il buffer che ha nome "*Buffer
List*" non ha un file corrispondente, è quello che contiene la lista che è
stata creata da C-x C-b. OGNI testo che si legge all'interno di Emacs è
sempre parte di un buffer.
>> Usa C-x 1 per eliminare la lista dei buffer.
Se si modifica in qualche modo il testo di un file e poi si visita un altro
file questo non comporta un salvataggio del primo. Le modifiche rimangono
solo all'interno di Emacs, nel buffer relativo a quel file. La creazione
o la modifica del buffer del secondo file non ha alcun effetto sul buffer
del primo. Sarebbe fastidioso dover tornare al primo file con C-x C-f per
salvarlo con C-x C-s. Così c'è il comando
C-x s Salva alcuni buffer
C-x s chiede conferma del salvataggio per ogni buffer che contiene testo
modificato e non ancora salvato. Chiede, per ognuno di quei buffer, se si
voglia salvarne il contenuto nel file corrispondente.
>> Inserisci una riga di testo e poi premi C-x s. Dovrebbe chiederti se
vuoi salvare il buffer chiamato TUTORIAL.it. Rispondi di sì battendo
"y".
* ESTENDERE L'INSIEME DEI COMANDI
---------------------------------
Emacs ha molti comandi in più rispetto a quelli che potrebbero trovare
posto su tutti i caratteri CONTROL e META. Emacs risolve questo problema
usando il comando "estendi" (eXtend). Ce ne sono di due tipi:
C-x Comando esteso carattere. Seguito da un carattere.
M-x Comando esteso con nome. Seguito da un nome di comando.
Si tratta di comandi utili ma meno utilizzati di quelli che già osservati.
Se ne sono visti due: il comando C-x C-f per visitare un file e quello C-x
C-s per salvarlo. Un altro esempio è quello che serve per chiudere la
sessione Emacs - cioè il comando C-x C-c. Non bisogna temere di perdere
le modifiche fatte: C-x C-c propone infatti di salvare ogni file
modificato prima di chiudere Emacs.
C-z è il comando che serve per uscire da Emacs *temporaneamente* - così da
poter tornare alla stessa sessione di Emacs in un momento successivo.
Su sistemi che lo permettono C-z "sospende" Emacs, cioè riporta alla shell
che lo aveva invocato senza però porre termine alla sessione attuale.
Nelle shell più comuni si può riaprire la sessione in corso con il comando
`fg' oppure con `%emacs'.
Su sistemi che non prevedono la possibilità di "sospensione", C-z crea una
subshell che funziona all'interno di Emacs per dare la possibilità di
usare altri programmi e poi tornare a Emacs successivamente; in pratica
non fa "uscire" veramente da Emacs. In questo caso il comando di shell
`exit' è il modo comune per tornare ad Emacs dalla subshell.
Il momento di usare C-x C-c è quando si sta per effettuare il log-out dal
sistema. È anche il comando giusto quando si deve chiudere Emacs che è
stato invocato da un programma che gestisce la posta o da altri programmi
simili, dal momento che essi potrebbero non riuscire a gestire la
sospensione di Emacs. In circostanze normali, invece, se non si è sul
punto di fare un log-out è meglio sospendere l'esecuzione di Emacs
piuttosto che interromperla.
Ci sono molti comandi che usano C-x. Ecco una lista di quelli già
conosciuti:
C-x C-f Apri un file.
C-x C-s Salva un file.
C-x C-b Elenca buffer.
C-x C-c Chiudi Emacs.
C-x 1 Elimina tutte le finestre tranne una.
C-x u Annulla.
I comandi estesi con nome sono usati ancora meno spesso, oppure sono usati
solo in certi "modi" di esecuzione. Un esempio è il comando
replace-string per sostituire in tutto il testo una stringa di caratteri
con un'altra. Quando si usa M-x Emacs visualizza "M-x" nella parte bassa
dello schermo, quindi si deve inserire per esteso il nome del comando; in
questo caso "replace-string". Inserisci solo "repl s<TAB>" ed Emacs
completerà da solo il nome. (<TAB> è il tasto di tabulazione, che si
trova di solito sul lato sinistro della tastiera sopra al tasto Blocca
Maiuscole). Concludi l'inserimento del comando con il tasto <Invio>.
Il comando replace-string richiede due argomenti: la stringa da sostituire
e quella con cui sostituirla. Bisogna indicare la fine di ogni argomento
con <Invio>.
>> Muovi il cursore sulla riga bianca qui sotto, quindi batti M-x repl s
<Invio> cambiata <Invio> modificata <Invio>.
Osserva come questa riga è cambiata: hai sostituito la parola cam-bia-ta
con "modificata" tutte le volte che quella compariva nel testo, a partire
dalla posizione iniziale del cursore.
* SALVATAGGIO AUTOMATICO
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Quando si apportano delle modifiche ad un file ma non sono ancora state
salvate potrebbero essere perse se per caso il sistema si bloccasse. Per
proteggerti da questa eventualità Emacs scrive periodicamente un file di
"salvataggio automatico" per ogni file che si sta scrivendo. Il nome del
file di salvataggio automatico ha un carattere # all'inizio e alla fine;
per esempio se il file si chiama "ciao.c" il nome del file di salvataggio
automatico sarà "#ciao.c#". Quando si salva il file nel modo consueto
Emacs cancella il file di salvataggio automatico.
Se il computer si blocca si può recuperare il file salvato automaticamente
aprendo il file in modo normale (il file che si stava scrivendo, non
quello di salvataggio automatico) e usando poi M-x recover file<Invio>.
Quando viene chiesta la conferma si risponda con yes<Invio> per andare
avanti nel recupero dei dati salvati automaticamente.
* AREA DI ECO
-------------
Se Emacs si accorge che si inseriscono comandi multicarattere in modo
troppo lento allora mostra la sequenza nella parte bassa dello schermo in
un'area chiamata "area di eco". L'area in questione contiene l'ultima riga
dello schermo.
* MODE LINE
-----------
La riga immediatamente sopra all'area di eco è chiamata "mode line" (riga
di modo). La "mode line" si presenta più o meno così:
--:** TUTORIAL.it (Fundamental)--L720--64%---------------
Questa riga fornisce informazioni utili sullo stato di Emacs e sul testo
che si inserisce.
Abbiamo già visto cosa significa il nome del file - è il file che si sta
visitando. --NN%-- (due cifre e il segno %) indica la posizione attuale
nel testo: significa che NN percento del testo si trova sopra al margine
superiore dello schermo. Se si visualizza l'inizio del file ci sarà
scritto --Top-- (inizio) invece che --00%--. Se invece ci si trova alla
fine del file ci sarà scritto --Bot-- (fine). Se si osserva un file
talmente piccolo da essere visualizzato per intero sullo schermo allora la
"mode line" indicherà --All-- (tutto).
La lettera L e le cifre indicano il numero di riga (Line) del punto
indicato dal cursore in quel momento.
I due asterischi vicino all'inizio indicano che sono state fatte delle
modifiche al testo. Se il file è stato appena aperto o appena salvato
quella parte della "mode line" non mostra alcun asterisco, solo trattini.
La parte di "mode line" racchiusa tra parentesi serve ad indicare in quale
modo di scrittura ci si trovi. Il modo standard è "Fundamental" ed è
quello che probabilmente è attivo adesso. È un esempio di "modalità
primaria" (major mode).
Emacs ha tanti diversi tipi di "modalità primarie". Alcuni di questi
servono per la scrittura di diversi linguaggi di programmazione e/o tipi
di testo, come la modalità Lisp, la modalità Testo, ecc. In un
determinato momento una sola "modalità primaria" alla volta può essere
attiva, e il suo nome è visualizzato sulla "mode line", proprio come
"Fundamental" lo è adesso.
Ogni "modalità primaria" condiziona il comportamento di alcuni comandi.
Per esempio ci sono comandi per creare commenti in un programma e, dal
momento che ogni linguaggio di programmazione ha un diverso tipo di
commento, ogni "modalità primaria" deve inserire i commenti in modo
diverso. Ogni "modalità primaria" è anche il nome di un comando esteso
con nome che serve per attivare quella "modalità primaria". Per esempio
M-x fundamental-mode è il comando per attivare la modalità primaria
"Fundamental".
Se si vuole inserire del testo in italiano, come questo file, serve
probabilmente la modalità testo ("text-mode").
>> Inserisci M-x text mode<Invio>.
Non preoccuparti, nessuno dei comandi che hai imparato verrà modificato in
modo sostanziale. Tuttavia adesso puoi osservare come M-f e M-b
considerino gli apostrofi come parti di parole. Al contrario, nella
modalità "Fundamental", M-f e M-b consideravano gli apostrofi dei
separatori di parole.
Le "modalità primarie" di solito producono nei comandi piccoli cambiamenti
come questo: la maggior parte di essi "fa lo stesso lavoro" ma in maniera
appena diversa.
Per leggere la documentazione sulla "modalità primaria" attuale si usa
C-h m.
>> Usa C-u C-v una o più volte per portare questa riga vicino all'inizio
dello schermo. Usa C-h m per leggere come il "text-mode" (modo testo)
differisce dalla modalità "Fundamental". Premi C-x 1 per eliminare la
finestra contenente la documentazione.
Le "modalità primarie" sono chiamate così perché ci sono anche delle
"modalità secondarie" (minor modes). Le "modalità secondarie" non sono
alternative alle "modalità primarie" ma solo piccole varianti di esse.
Ogni "modalità secondaria" può essere attivata o disattivata
indipendentemente da tutte le altre "modalità secondarie" e
indipendentemente dalla "modalità primaria" attiva in quel momento. Si
può quindi usare nessuna "modalità secondaria", una soltanto oppure ogni
altra combinazione di modalità secondarie.
Una "modalità secondaria" molto utile, specialmente per il testo italiano,
è la modalità "Auto Fill". Quando questa modalità è attiva, Emacs
interrompe la riga tra due parole ogni volta che, nel corso
dell'inserimento, essa diventa troppo lunga.
Si può attivare il modo "Auto Fill" con: M-x auto fill mode<Invio>.
Quando la modalità suddetta è attiva può essere disattivata con M-x auto
fill mode<Invio>. Se la modalità è disattivata questo comando la attiva,
viceversa se è già attiva. Un comando che funziona così si comporta come
un interruttore, attiva o disattiva qualcosa ogni volta che viene premuto.
>> Usa M-x auto fill mode<Invio> adesso. Inserisci una riga di "asdf"
ripetuti fino a quando non la vedi dividersi in due righe. Devi
interporre degli spazi perché la modalità "Auto Fill" spezza le righe
solo in corrispondenza di uno spazio.
Il margine di solito è predisposto a 70 caratteri ma può essere spostato
con il comando C-x f. Bisogna fornire al comando l'argomento numerico del
margine che si desidera.
>> Usa C-x f con un argomento di 20 (C-u 2 0 C-x f), poi inserisci del
testo e osserva come Emacs interrompe le righe a 20 caratteri. Infine
torna di nuovo a un margine di 70 caratteri con C-x f.
Se si modifica il testo all'interno di un paragrafo la modalità
"Auto Fill" non
lo risistema.
Per risistemare i margini di un paragrafo
si usa M-q (META-q)
quando il cursore si trova in quel paragrafo.
>> Muovi il cursore sul paragrafo precedente e premi M-q.
* CERCARE DEL TESTO
-------------------
Emacs può effettuare la ricerca di stringhe (che sono gruppi di caratteri
contigui o parole) in posizione sia successiva che precedente nel testo.
Cercare una stringa è un comando che provoca lo spostamento del cursore:
lo porta lì dove la stringa compare.
Il comando di ricerca di Emacs è diverso da quello di molti altri editor
perché è "incrementale". Ciò significa che la ricerca avviene proprio
mentre si inserisce la stringa da cercare.
I comandi per iniziare la ricerca sono C-s per quella in avanti e C-r per
quella all'indietro nel testo. ASPETTA! Non provarli ora.
Quando si preme C-s si vede comparire il messaggio "I-search" nell'"area
di eco", ciò significa che Emacs aspetta che si indichi ciò che deve
cercare. <Invio> serve a concludere la ricerca.
>> Adesso usa C-s per inziare la ricerca. LENTAMENTE, una lettera alla
volta, inserisci la parola `cursore', facendo una pausa dopo ogni
carattere scritto per vedere cosa succede al cursore. Hai cercato
"cursore" una volta sola.
>> Usa C-s un'altra volta per trovare il punto in cui la parola "cursore"
compare successivamente.
>> Adesso premi <Delete> quattro volte e osserva come si muove il cursore.
>> Premi <Invio> per concludere la ricerca.
Hai visto cos'è successo? Durante una ricerca incrementale Emacs prova ad
andare al punto successivo in cui compare la stringa indicata fino a quel
momento. Per raggiungere il punto successivo in cui compare di nuovo
`cursore' basta solo premere C-s ancora una volta. Se la stringa cercata
non compare in alcun punto successivo Emacs emette un "beep" e informa che
la ricerca non è andata a buon fine ("failing"). C-g è un modo
alternativo per concludere la ricerca.
NOTA: su alcuni sistemi il comando C-s bloccherà lo schermo e poi non si
vedrà alcun altro messaggio da Emacs. Questo significa che una
caratteristica del sistema operativo chiamata "controllo di flusso" sta
intercettando il carattere C-s e non gli permette di arrivare fino ad
Emacs. Per sbloccare lo schermo si può usare C-q. Poi si legga la
sezione "Spontaneous Entry to Incremental Search" nel manuale di Emacs per
suggerimenti su come gestire questa caratteristica del proprio sistema.
Se durante una ricerca incrementale si preme il tasto <Delete> ci si
accorgerà che l'ultimo carattere della stringa da cercare scompare e la
ricerca torna all'ultimo risultato trovato prima che fosse stato scritto.
Per esempio, supponiamo di aver battuto una "c" e di aver trovato la prima
"c" che compare nel testo. Se poi aggiungiamo una "u" il cursore si
sposta alla prima stringa "cu" che trova. Ora se si preme <Delete> la "u"
viene cancellata dalla stringa da cercare e il cursore torna sulla "c" che
era stata trovata in precedenza.
Se ci si trova nel mezzo di una operazione di ricerca e si usa un
carattere control o meta (con poche eccezioni - i caratteri che hanno
significato particolare durante la ricerca sono C-s e C-r) allora la
ricerca viene conclusa.
Il comando C-s inizia la ricerca di ogni presenza della stringa in
posizione SUCCESSIVA a quella attuale del cursore. Se si vuole cercare
qualcosa che nel testo precede il cursore allora bisogna usare il comando
C-r. Tutto quello che abbiamo detto su C-s si applica allo stesso modo
per C-r, invertendo ovviamente la direzione di ricerca.
* FINESTRE MULTIPLE
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Una delle caratteristiche interessanti di Emacs è che si possono
visualizzare più finestre sullo schermo nello stesso momento.
>> Muovi il cursore su questa riga e inserisci C-u 0 C-l (è CONTROL-L, non
CONTROL-1).
>> Adesso usa C-x 2 che divide lo schermo in due parti. Entrambe le
finestre visualizzano questo tutorial. Il cursore si trova nella
finestra superiore.
>> Premi C-M-v per far scorrere la finestra inferiore. (Se non hai un
tasto META usa <ESC> C-v.)
>> Usa C-x o per muovere il cursore nella finestra inferiore.
>> Usa C-v e M-v nella finestra inferiore per farvi scorrere il testo.
Continua a leggere queste indicazioni nella finestra superiore.
>> Premi C-x o di nuovo per muovere il cursore nella finestra superiore.
Il cursore si trova sul punto che occupava in precedenza.
Si può continuare a usare C-x o per andare da una finestra all'altra. Ogni
finestra ha la sua posizione per il cursore ma solo una alla volta lo
visualizza. Tutti i comandi impartiti funzionano sulla finestra in cui si
trova il cursore. Noi la chiamiamo la "finestra selezionata".
Il comando C-M-v è molto utile quando si inserisce del testo in una
finestra mentre si usa l'altra solo come riferimento. Si può tenere il
cursore sempre nella finestra in cui si lavora e portare avanti
sequenzialmente il testo contenuto nell'altra con C-M-v.
C-M-v è un esempio di carattere CONTROL-META. Se c'è un vero e proprio
tasto META si può ottenere C-M-v tenendo premuti contemporaneamente
CONTROL e META mentre si batte v. Non importa quale tra CONTROL e META
viene premuto per primo perché essi agiscono assieme modificando i
caratteri inseriti dopo.
Se non c'è un tasto META e si usa il tasto ESC l'ordine diventa
importante: bisogna premere prima <ESC> e poi farlo seguire da CONTROL-v
perché CONTROL-ESC-v non funziona. Questo perché <ESC> è un carattere a
sé stante e non uno che ne modifica altri.
>> Usa C-x 1 (nella finestra superiore) per eliminare la finestra
inferiore.
(Se usi C-x 1 nella finestra inferiore allora viene eliminata quella
superiore. Questo comando conserva una sola finestra, quella in cui si
trova il cursore.)
Due finestre aperte contemporaneamente non devono necessariamente
contenere lo stesso buffer. Quando si usa C-x C-f per visitare un file in
una finestra il contenuto dell'altra non cambia. Si può "visitare" in
modo indipendente un file diverso in ogni finestra.
Ecco un altro modo per usare due finestre per visualizzare cose diverse:
>> Inserisci C-x 4 C-f seguito dal nome di uno dei tuoi file. Premi
<Invio>. Osserva come il file viene aperto nella finestra inferiore.
Il cursore si posiziona in quella.
>> Usa C-x o per tornare alla finestra superiore e C-x 1 per eliminare
quella inferiore.
* LIVELLI DI EDITING RICORSIVO
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A volte ci si può trovare in quello che si chiama un "livello di editing
ricorsivo", ciò è indicato dalla presenza di parentesi quadre nella "mode
line", attorno alle parentesi della "modalità primaria" attualmente in
uso. Per esempio si potrebbe leggere [(Fundamental)] invece che
(Fundamental).
Per uscire dal livello di editing ricorsivo si usa <ESC> <ESC> <ESC>. È
un comando di uscita di uso piuttosto generale, si può anche usare per
eliminare finestre in più e per uscire dal "minibuffer".
>> Usa M-x per entrare nel "minibuffer": poi usa <ESC> <ESC> <ESC> per
uscirne.
Non è possibile usare C-g per uscire da un livello di editing ricorsivo,
ciò avviene perché C-g è usato per annullare i comandi all'INTERNO del
livello di editing ricorsivo.
* COME IMPARARE ALTRO
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In questo tutorial abbiamo provato a fornire le informazioni sufficienti
per iniziare ad usare Emacs. Ci sono così tante opzioni in Emacs che
sarebbe impossibile spiegarle tutte qui, ma è possibile imparare tutte le
altre caratteristiche di Emacs utili per il proprio lavoro. Ci sono
comandi per leggere la documentazione dei comandi disponibili in Emacs.
Questi comandi di aiuto iniziano tutti con il carattere C-h, che infatti è
chiamato "carattere di aiuto (help)".
Per raggiungere le voci di Aiuto si usa il carattere C-h e poi un altro
carattere che specifica la richiesta. Quando davvero non si sa cosa fare
si può provare con C-h ? ed Emacs indicherà tutti i tipi di aiuto che può
fornire. Se si è attivato l'aiuto con C-h e si decide che non serve più
si può annullare la richiesta con C-g.
Alcuni sistemi fanno un diverso uso del carattere C-h perché questo viene
indebitamente modificato dall'amministratore di sistema. A parte
rivolgerti allo stesso perché risolva il problema puoi provare ad accedere
alla funzione aiuto di Emacs con il tasto F1 oppure con M-x help<Invio>.
La forma base di aiuto è data da C-h c. Si inserisce C-h, il carattere c
e poi un carattere o una sequenza di caratteri; Emacs mostrerà una breve
descrizione del comando stesso.
>> Prova C-h c C-p. Dovresti leggere un messaggio del tipo
C-p runs the command previous-line (purtroppo in inglese!)
Questo messaggio indica il "nome della funzione". I nomi di funzione sono
usati principalmente per personalizzare ed estendere Emacs e sono scelti
anche in modo da indicare che cosa il comando fa. Servono quindi anche da
breve descrizione, sufficiente per ricordarsi di comandi già imparati.
I comandi con più caratteri come ad esempio C-x C-s e (se non c'è il tasto
META o EDIT o ALT) <ESC>v sono permessi allo stesso modo dopo una
richiesta di aiuto fatta con C-h c.
Per avere ulteriori informazioni su un comando si usa C-h k invece che C-h
c.
>> Prova C-h k C-p.
Questo mostrerà la documentazione della funzione, così come il suo nome,
all'interno di una finestra di Emacs. Quando hai finito di leggere usa
C-x 1 per eliminare la finestra con il testo di aiuto. Non sei obbligato
a farlo subito. Puoi anche lavorare sul tuo testo mentre fai riferimento
al testo di aiuto e poi usare un C-x 1.
Ecco altre utili opzioni di C-h:
C-h f Descrive una funzione. Inserisci il nome della funzione.
>> Prova con C-h f previous-line<Invio>. Avrai tutte le informazioni che
Emacs possiede sulla funzione che implementa il comando C-p.
Un comando simile è C-h v che mostra la documentazione di variabili i cui
valori sono utilizzati per personalizzare il comportamento di Emacs. Devi
inserire il nome della variabile quando Emacs lo richiede.
C-h a "Apropos" comando. Inserisci una parola ed Emacs ti
elencherà tutti i comandi il cui nome contiene quella
parola. Questi comandi possono tutti essere eseguiti con
META-x. Per alcuni comandi ti sarà mostrata anche una
sequenza di uno o due caratteri che serve a far partire il
comando senza doverlo inserire per esteso.
>> Prova C-h a file<Invio>
Questo mostrerà in un'altra finestra una lista di tutti i comandi che
contengono la parola "file" nel nome. Nella lista si vedranno
comandi-carattere, come C-x C-f, assieme ai corrispondenti nomi per esteso
come "find-file".
>> Usa C-M-v per far scorrere il testo nella finestra di aiuto. Ripeti
per alcune volte.
>> Usa C-x 1 per eliminare la finestra di aiuto.
C-h i Leggi la documentazione. Questo comando apre un buffer
speciale chiamato `*info*' in cui puoi leggere i manuali
on-line dei pacchetti installati sul tuo sistema. Batti m
emacs <Invio> per leggere il manuale di Emacs. Se non hai
mai usato il sistema Info prima d'ora premi ? ed Emacs ti
guiderà nell'uso delle opzioni del modo Info. Una volta
terminata questa esercitazione il manuale di Emacs contenuto
nel sistema Info dovrebbe diventare la tua principale fonte
di documentazione.
* CONCLUSIONI
-------------
Ricorda che per chiudere una sessione di Emacs si usa C-x C-c. Per
tornare temporaneamente alla shell, così da poter rientrare in Emacs
successivamente, si usa C-z.
Questo documento è stato creato per essere utile a tutti i nuovi utenti,
se qualcosa per te è stato poco chiaro non dare la colpa a te stesso -
lamentati!
* COPIA
-------
La versione inglese di questo testo (disponibile nel file "TUTORIAL")
deriva da una lunga serie di tutorial di Emacs che iniziò con quello
scritto da Stuart Cracraft per il primo Emacs. La versione italiana è a
cura di Alfredo Finelli (alfredofnl@tiscali.it).
Questo documento, come GNU Emacs, è coperto da copyright e viene
distribuito con il permesso di farne copie a determinate condizioni:
NOTA BENE: la licenza che definisce a tutti gli effetti i termini
secondo i quali è possibile la copia e la distribuzione di questo
documento è quella originale in lingua inglese contenuta nel file
"TUTORIAL". Qui di seguito se ne riporta una traduzione a scopo
indicativo, restando comunque inteso il fatto che è quella originale a
fare fede.
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fedeli di questo documento così come viene ricevuto, a condizione che
le informazioni sul copyright e sui permessi garantiti siano conservate
intatte e che il distributore riconosca a colui che riceve la copia il
diritto ad un'ulteriore distribuzione, che deve avvenire così come
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È permesso distribuire versioni modificate di questo documento, o di
ogni sua parte, alle condizioni indicate precedentemente, purché esse
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ultimo.
Le condizioni per copiare Emacs sono più complesse ma definite con lo
stesso spirito. Per favore, leggete il file COPYING e poi distribuite
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l'ostruzionismo al software ("la proprietà") usando, scrivendo e
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